70 bambini della scuola primaria di Alpo di Villafranca hanno partecipato a un progetto di «convivenza residenziale». L’iniziativa, rivolta agli alunni della stessa classe, è stata promossa dall’insegnante Andrea Bravi tramite un’ Associazione onlus di Zevio per favorire la socializzazione dopo l’impatto negativo che il Covid e il lockdown hanno avuto sui bambini in generale.
Turni di 4 giorni (3 notti) per ogni singola classe: prima, seconda, terza, quarta, quinta del plesso scolastico di Alpo.
La location, gentilmente concessa dalla parrocchia di Povegliano Veronese, era una grande abitazione a Madonna dell’Uva Secca ed con circa 35 posti letto, cucina attrezzata e tre saloni per le attività, oltre ad un grande scoperto esterno comprensivo di un appezzamento di terreno per le attività sportive.
«E’ stato bello vedere la soddisfazione dei partecipanti – spiega -. Tutto è andato bene grazie alla collaborazione dei rappresentanti di classe e dei genitori che si sono attivati per la buona riuscita dell’esperienza. I bambini potevano partecipare solo previo tampone con esito negativo, e si creava quindi una cosiddetta «bolla» in cui abitavamo solo io e loro. I pasti venivano preparati dai genitori/parenti/amici disponibili. La giornata era così strutturata: ore 8 sveglia più colazione, dalle 9.30 potenziamento didattico scolastico, 12.30 pranzo, poi momento libero; dalle 14 attività laboratoriali emotive-espressive, poi gioco organizzato coinvolgendo anche esperti esterni (Karate, rugby) e/o attività ludiche in generale, 19 cena, poi attività serali fino alle 22 (serata musica, serata teatro, serata film)».