«Il Veneto è ancora in zona gialla ma serve l’impegno di tutti per non peggiorare la situazione». L’invito è del sindaco Roberto Dall’Oca a commento della nuova ordinanza regionale che da oggi, mercoledì 25 novembre, e fino al 4 dicembre introduce nuove misure che provocano una stretta sugli assembramenti visto che, purtroppo, dopo un’estate sconsiderata ancora c’è in giro gente che fa finta di non capire il significato della parola. La nuova ordinanza regionale integra le misure già previste dal Dpcm in vigore fino al 3 dicembre. «Continuo nelle raccomandazioni per l’uso della mascherina, i distanziamenti, l’ igenizzazione delle mani e gli spostamenti solo se necessari. Evitiamo ogni forma di assembramento. Purtroppo sono ancora alti i decessi di persone tra i 70 e 80 anni, la memoria storica della nostra comunità. Con dispiacere ho chiesto 15 gg di chiusura a palestre ed impianti sportivi per limitare al minimo contatti e spostamenti. Un sacrificio che ritengo importante in questo momento e limitato a 4 massimo 6 allenamenti visto che le gare sono comunque sospese. Ritengo sia un sacrificio sopportabile. Speriamo di riprendere al più presto l’attività sportiva fondamentale per giovani e meno giovani, ricordando comunque che l’attività fisica è sempre consentita in forma individuale. Sono in corso controlli in tutte le attività commerciali per verificare il rispetto delle regole previste da Dpcm».
𝗔𝘁𝘁𝗶𝘃𝗶𝘁𝗮̀ 𝘀𝗽𝗼𝗿𝘁𝗶𝘃𝗮
E’ consentita l’attività sportiva in parchi pubblici, aree verdi, rurali o periferiche nel rispetto della distanza di almeno due metri. L’attività motoria, come le passeggiate, va svolta a un metro di distanza. Non sono possibili queste attività in località turistiche e centri cittadini.
𝗟𝗼𝗰𝗮𝗹𝗶 𝗲 𝗮𝘁𝘁𝗶𝘃𝗶𝘁𝗮̀ 𝗱𝗶 𝘀𝗼𝗺𝗺𝗶𝗻𝗶𝘀𝘁𝗿𝗮𝘇𝗶𝗼𝗻𝗲
Dalle 15 fino alla chiusura, l’attività di somministrazione di cibo e bevande si svolge esclusivamente con clienti seduti. E’ vietata la consumazione di bevande e alimenti in area pubblica. I menù devono essere digitali o usa e getta cartacei. E’ vietata ogni forma di buffet. Va rispettata la distanza di almeno un metro e, a ogni tavolo, non possono sedersi più di quattro soggetti non conviventi. La mascherina va indossata per ogni spostamento nel locale. II liquido igienizzante deve essere presente in entrata, sui tavoli e nei bagni. Le consegne a domicilio sono fortemente consigliate.
𝗡𝗲𝗴𝗼𝘇𝗶 𝗮 𝗻𝘂𝗺𝗲𝗿𝗼 𝗰𝗵𝗶𝘂𝘀𝗼, 𝘃𝗶𝗲𝘁𝗮𝘁𝗶 𝗶 𝗯𝘂𝗳𝗳𝗲𝘁
Posto che tutti gli esercizi commerciali dovranno restare chiusi la domenica, il limite agli accessi sarà valutato in base ai metri quadri disponibili. Nei negozi fino a 40 metri quadri potrà entrare un solo cliente alla volta, nei negozi fino a 250 metri quadri un cliente ogni 20 metri quadri, e nei negozi superiori ai 250 metri quadri un cliente ogni 30 metri quadri.
Nelle code di attesa va rispettato il distanziamento di almeno un metro, e il gestore è responsabile del controllo, anche dell’esterno, apponendo all’ingresso strumenti e apparecchi che indichino il numero massimo delle presenze consentite. In caso di mancata installazione del cartello con il limite massimo di presenze, è disposta la chiusura dell’esercizio.
Si raccomanda di riservare l’accesso agli anziani, negli esercizi di grande superficie, nelle prime due ore del mattino.
𝗜𝗻𝗴𝗿𝗲𝘀𝘀𝗼 𝗻𝗲𝗶 𝗻𝗲𝗴𝗼𝘇𝗶 𝗲 𝗺𝗲𝗿𝗰𝗮𝘁𝗶 𝗮𝗹𝗹’𝗮𝗽𝗲𝗿𝘁𝗼
L’accesso ai negozi di generi alimentari è consentito a una persona per nucleo familiare, salvo minori e persone con disabilità.
Vietati i mercati all’aperto, se non nei comuni che prevedono un piano dei sindaci, perimetrazione o delimitazione o cartelli, per convogliare accesso e uscita dei cittadini. Obbligatorio il controllo sulle presenze per prevenire gli affollamenti con sorveglianza pubblica o privata.
𝗠𝗮𝘀𝗰𝗵𝗲𝗿𝗶𝗻𝗲 𝗲 𝗿𝗲𝘀𝗽𝗼𝗻𝘀𝗮𝗯𝗶𝗹𝗶𝘁𝗮̀ 𝗱𝗲𝗶 𝗴𝗲𝘀𝘁𝗼𝗿𝗶 𝗱𝗲𝗶 𝗹𝗼𝗰𝗮𝗹𝗶
E’ obbligatorio l’uso della mascherina fuori casa, fatta eccezione per bambini, chi svolge attività sportiva e persone con patologie. L’abbassamento momentaneo per bevande o tabacchi è limitato alla consumazione e nel rispetto della distanza di un metro sia seduti che in piedi.
In caso di violazione della disposizione da parte di avventori di esercizi di somministrazione, risponde sanzionatoriamente anche il gestore, eventualmente con la chiusura immediata dell’esercizio in caso di plurime contestuali violazioni da parte di avventori.
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