Tutti insieme contro la violenza sulle donne. In Italia, da inizio anno fino alla giornata internazionale del 25 novembre, erano già state uccise 109 donne. Circa una ogni tre giorni e questo è stato anche il tragico epilogo di Chiara Ugolini che ha spinto un gruppo di ragazzi tra i 24 e i 34 anni, colpiti in prima persona dal femminicidio dell’amica, a promuovere un progetto finalizzato a un’educazione sempre più precoce ai valori condivisi del rispetto e della libertà altrui.  E’ stato così presentato in municipio a Villafranca il progetto «Ricordare Chiara Ugolini, per un mondo di rispetto e di valori umani» che nasce dalla volontà di sensibilizzare le future generazioni sul tema della violenza di genere. E’ pensato per essere proposto per le assemblee d’istituto delle scuole Superiori poi alle Medie) e vuole essere uno strumento informativo e formativo volto allo sviluppo di giovani consapevoli e capaci di vivere all’interno di una società civile. «Tratterà anche i cambiamenti nella normativa e quindi la legge a tutela delle donne e dei soggetti che subiscono violenze, per atti persecutori e maltrattamenti – spiega Luca Erbifori – . Invito le scuole a mettersi in contatto con noi». La psicologia Laura Conti tratterà i diversi tipi di maltrattamento, gli aspetti intrinseci della violenza indagando i diversi fattori di rischio, di protezione, le conseguenze psicologiche, psicopatologiche individuando i primi segnali di allarme per informare i giovani sul fenomeno. «Bisogna evitare di vittimizzare di nuovo la persona, ma spostare il focus sul maltrattante. Amici e parenti sono fonte fondamentale». L’incontro si concluderà con la testimonianza di alcuni amici e amiche di Chiara (Cristina Rolli, Lisa Sartori, Rachele Mazzi, Chiara Ricciotti, Corrado Boscaini e Gloria Fellini) che porteranno la loro esperienza diretta spiegando agli studenti come hanno reagito da un punto di vista emozionale. «Si pensa che a noi non possa capitare mai. Importante andare nelle scuole con un gruppo tra i 24 e i 34 anni e sottolineare come le nuove generazioni possano riconoscere i segnali d’allarme. Il messaggio si diffonde poi anche nelle famiglie attraverso i ragazzi tra i 14 e i 19 anni». Il sindaco Roberto Dall’Oca sottolinea che il problema è come sensibilizzare le persone sulla violenza di genere ed evidenziare quanto possano essere vili questi gesti. «Ci siamo posti come amministrazione questo problema con gli assessori Tiberio, Terilli e Barbera cercando il metodo e il linguaggio per arrivare ai giovani. Nonostante il nostro impegno i femminicidi sono cresciuti del 10% l’anno scorso. Ricordiamo anche Giulia Rigon, la giovane ragazza che senza colpa ha pagato con la vita l’essersi innamorata di un ragazzo difficile. Sento la necessità di ringraziare questi ragazzi per il loro impegno e per la voglia di coinvolgere i giovani su un tema così delicato ed importante. Mi auguro che insieme possiamo trovare la chiave per entrare nella testa della gente». L’assessore Anna Lisa Tiberio ritiene che si possa anche conciliare bene con il curriculum di educazione civica delle scuole: «Questi giovani rappresentano una delle pagine della storia che tutti dobbiamo leggere con sommo rispetto perché sono gocce di speranza, gocce di umanità quella che non si ferma mai e che con coraggio porta avanti storie di vita e valori che mai si perderanno nel tempo. Voglio rivolgere un pensiero particolare ai familiari e agli amici di Chiara e ringraziarli per la loro grande disponibilità». L’assessore Claudia Barbera evidenzia come l’iniziativa si inserisca nell’ambio dei progetti portati avanti tutto l’anno dall’Amministrazione in materia di prevenzione e sensibilizzazione contro la violenza di genere. «È importante lavorare su questi temi ogni giorno, al di là del 25 novembre. Quando i messaggi valoriali partono dai giovani, acquisiscono un significato ancor più importante. Ringraziamo dunque questi ragazzi che lo faranno nel ricordo di Chiara Ugolini». L’assessore Nicola Terilli fa un plauso a questi giovani: «E’ necessario implementare l’attenzione a questa tematiche. E’ da loro che dobbiamo partire. Educare i maschietti a un rapporto differente con l’altro sesso. E’ necessario intensificare le iniziative creando continuità tra famiglia, scuola, Associazioni, Enti, Istituzioni e gruppi informali. Creare Reti sinergiche e costruttive sul territorio è fondamentale. Un’iniziativa come questa è importante che si affianchi ai servizi istituzionali con educatori, psicologi, centri anti violenza e accoglienza per le donne e i minori». Giuseppe Venturini (Rete di Cittadinanza e Costituzione ed Ufficio Scolastico di Verona) lo considera un progetto dall’alto valore educativo. «I giovani devono essere stimolati e meditare su certe tematiche anche per un miglioramento del senso civico. La scuola deve farsi carico di questi aspetti per migliorare la futura società». Il dottor Filippo Pompei dell’Associazione Future is now sarà di sostegno all’iniziativa divulgandola nei portali ministeriali preposti e nelle scuole di tutta Italia. «Segnalo il bando del dipartimento pari opportunità per le associazioni di formazione che combattono la violenza di genere, lo stalking, bullismo e cyberbullismo. Consente di presentare proposte poi finanziate dalla Presidenza del Consiglio dei Ministri per sensibilizzazione, educazione ed emancipazione». Presente alla conferenza stampa anche Flavio Bertaiola (ass. Falcone Borsellino): «Il tema legalità e giustizia va perseguito in tutti i campi e settori. Far rete è cosa essenziale e importantissima. Cercherò di far inserire la lodevole iniziativa in alcuni percorsi di sensibilizzazione sul tema della legalità presso le università italiane». Per Jacopo D’Urso «era ora che dei ragazzi prendessero in mano l’iniziativa, come da fratelli maggiori».