Da anni questa giornata riveste un ruolo particolare per Villafranca. L’Amministrazione Comunale, il Prefetto Donato Cafagna, il Provveditore Scolastico di Verona Sebastian D’Amelio e i maggiori rappresentanti delle Forze dell’Ordine hanno riunito le scuole del territorio all’interno del Castello per augurare un “buon anno scolastico” agli studenti.
Il Sindaco Roberto Luca Dall’Oca si è rivolto agli alunni delle scuole di Villafranca: “Cari ragazzi, riconosco tutte le difficoltà del momento i repentini cambiamenti sociali, una socialità persa durante il periodo covid, persa dall’abuso di strumenti tecnologici e social. Riconosco in alcuni casi la mancanza di punti di riferimento certi, che hanno fatto perdere valori importanti, ma pur capendo tutto ciò non posso accettare i fenomeni di bullismo, di violenza gratuita verso i vostri compagni, gli atti di vandalismo e la mancanza di rispetto verso le persone anziane e verso le istituzioni. Ci sono stati dei casi sparsi di vandalismo, ma gli autori sono già ben conosciuti dalle forze dell’ordine. Come abbiamo già verificato, sappiamo anche che spesso sono degli esterni a Villafranca a provocare disordini, ma purtroppo fanno più rumore quattro imbecilli che 1000 ragazzi per bene. Villafranca non è in emergenza baby gang, lo dicono i numeri. Abbiamo avuto qualche caso isolato con fenomeni di vandalismo che non è stato sottovalutato perché preferiamo la prevenzione ad una problematica che può ingrandirsi sempre di più.”
Il sindaco ha continuato: “Oggi abbiamo convocato il Comitato di Sicurezza composto dal Prefetto e dai maggiori rappresentanti delle Forze dell’Ordine, proprio perché vogliamo aprire un tavolo di confronto per cercare di trovare una soluzione per fermare e isolare questa minoranza di ragazzi. Lo vogliamo fare insieme al mondo della Scuola, insieme alle Parrocchie, insieme alle Associazioni Sportive, al mondo del Sociale e delle Famiglie, perché è un problema che non può essere risolto da solo. Villafranca è, vuole essere e sarà sempre una città inclusiva, ma solo per chi si vuole riconoscere nella legge e nelle regole civili, gli altri, non possono rimanere. Non è questione di “generazioni”. Per tutti quei ragazzi che chiederanno aiuto noi ci saremo, ma non per tutti quelli convinti che arroganza e violenza siano la chiave per ottenere potere.”
Dall’Oca conclude: “Vogliamo poter aiutare parlando la stessa lingua. Vogliamo infatti lavorare su queste problematiche insieme alle ragazze e ai ragazzi che vogliono vivere la loro giovinezza in piena libertà senza paura e senza timore. Insieme a voi perché conosciamo la nostra forza, perché siamo tutti convinti che la maggioranza dei ragazzi perbene prevarrà sui pochi. Siamo tutti convinti che il mondo migliore si costruisce con fatica e difficoltà, ma solo con voi e attraverso di voi. Buon anno a tutti voi!”