Nel corso del consiglio comunale di lunedì 13 Marzo, la nuova consigliera comunale Sonia Ferrarini è entrata ufficialmente in consiglio al posto del compianto professor Claudio Lunardi. Il prof. Lunardi, luminare della medicina e figura amatissima in paese (nonché uno dei padri nobili della formazione che amministra ora Povegliano) è recentemente scomparso dopo una lunga malattia e durante lo stesso consiglio comunale gli è stato dedicato uno speciale momento di ricordo.
L’arrivo in amministrazione di Ferrarini, coordinatrice ostetrica dell’ASST di Mantova e co-fondatrice dell’apprezzato consultorio l'”albero di Gaia”, si somma alla presenza di Boselli, Melchiori, Pezzon, Poletti e della stessa sindaca Tedeschi. “Sento una grande responsabilità ed allo stesso tempo ritengo un grande privilegio questo impegno – dichiara la neo consigliera – Entro in una grande squadra e l’accoglienza che già mi hanno anticipato i miei colleghi e colleghe me lo conferma”. Allargando lo sguardo anche ai quattro rappresentanti delle minoranze, la metà sono donne (Bonizzato e Mantovani). In consiglio quindi la compagine femminile totalizzerà 8 componenti compresa la sindaca – in termini percentuali il 61% circa – contro 5 maschi.
Un unicum sicuramente nella provincia di Verona ma che rischia di esserlo anche a livello italiano, visto che stando ai dati ANCI la rappresentanza di genere negli organismi comunali vede la “quota rosa” fermarsi a poco più del 30% nello stivale, con una media leggermente superiore al Nord-est. In paese peraltro sono donne anche la dirigente scolastica dr.ssa Emanuela Bruno, che gestisce 7 plessi tra Castel d’Azzano e Povegliano, e la comandante della polizia locale dr.ssa Giulietta Bicego, nonché numerose presidenti di associazioni e comitati. “In una società, dove il binomio donne e politica è ancora troppo raro e e dove il sistema di welfare che non aiuta la conciliazione dei tempi, Povegliano diventa la “Repubblica delle donne”. Uno degli obiettivi del mio mandato è mettere al centro la partecipazione delle donne alla vita civile, in un percorso di consapevolezza che parte dal dato culturale (a Povegliano si è recentemente concluso il “Festival Ipazia 8 Marzo” in tema di diritti e pari opportunità) e arriva fino all’azione politica. Il coinvolgimento delle donne nel tessuto civile di un paese è imprescindibile per una società viva, inclusiva e sostenibile. Questo primato mi rende chiaramente orgogliosa del percorso intrapreso, pur nella consapevolezza che la strada è ancora lunga per la conquista di uno spazio sempre più fermo e continuativo delle donne nella vita pubblica. Mi impegnerò sempre perché situazioni come questa siano in futuro ritenute la regola e non l’eccezione”.