Una mozione comune coinvolgendo le realtà sociali ed economiche locali per far riaprire l’ufficio postale di Rosegaferro. Alla fine il consiglio comunale, dopo un lungo dibattito e una sospensione per concordare da parte dei capigruppo gli emendamenti al testo della mozione presentata dai consiglieri Lucio Cordioli e Niko Cordioli, ha approvato all’unanimità un testo unitario. In sostanza si fa presente che Poste Italiane deve guardare al territorio comunale nel suo complesso, dove guadagna, e non solo a quegli uffici che non ritiene remunerativi. “Il consiglio comunale, dopo aver discusso l’argomento in tutti i suoi aspetti, chiede a Poste Italiane la revoca della decisione assunta circa la soppressione dell’Ufficio postale di Rosegaferro. Si ritiene che la gestione di Poste Italiane sull’intero territorio comunale sia sufficientemente remunerativa, essendo questo l’ambito di giudizio (accordo di programma tra Ministero e Poste Italiane). Poste Italiane, pur se soggetto di diritto privato, eroga servizio pubblico essenziale per la comunità. Si chiede al sindaco, al presidente del consiglio e capigruppo consiliari di far sottoscrivere alle realtà economiche, sociali e imprenditoriali analogo documento di sostegno a un bisogno fondamentale della comunità”.