Da oggi, sabato 19 gennaio, entrano in vigore le nuove norme del Codice della Strada. Di rilievo la nuova patente AM, nuovo documento obbligatorio per condurre i ciclomotori. La nuova formulazione dell’art. 116 del Codice modifica infatti la classificazione dei veicoli, così come individuata a livello europeo, facendo scomparire definitivamente il riferimento al certificato di idoneità alla guida (CIGC) previsto per la conduzione dei ciclomotori, che com’è noto era stato introdotto nel 2002. Essendo una patente a tutti gli effetti, anche ai conducenti dei ciclomotori verranno tolti i punti se commetteranno infrazioni, oppure in caso di sospensione della stessa dovranno sottoporsi alla revisione. Questo avvicina molto la nuova AM alle patenti tradizionali per le auto, e in ottica propedeutica si tratta di un provvedimento lungimirante.
«Questo aggiornamento normativo che tocca da vicino i giovani – spiega Riccardo Cuomo, direttore dell’A.C. Verona – è chiaramente un rincaro per le famiglie, che si troveranno a dover sostenere costi nuovi. I corsi di preparazione per la nuova patente AM non potranno infatti più essere gestiti dalle scuole, e quindi i ragazzi dovranno presentarsi da privatisti oppure direttamente in autoscuola. Per questo motivo stiamo studiando iniziative che consentano a un buon numero di ragazzi di partecipare gratuitamente al corso di teoria, individuando i più meritevoli attraverso apposita procedura selettiva».