Il prossimo protagonista della rassegna d’arte “Arte Venier” promossa dall’Assessorato alla Cultura del Comune di Sommacampagna sarà, dal 13 maggio, l’artista albanese Miço Mone che indaga l’universo delle passioni, dell’amore, della paura, del desiderio, della speranza usando il colore, la creta e il marmo. 

La mostra, intitolata “Terra Madre” si svilupperà nel salone e nelle salette espositive, compresa la cappella, al piano terra di Villa Venier e ricreerà l’incontro quotidiano con la vita, ricoprendo di nuova materia (colore, creta o marmo) l’emozione del ricordo con l’emozione del presente. Che sia un quadro ricco di materia che scintilla e lascia scoperta la trama cromatica; che sia lo splendore del marmo lavorato con estrema, raffinata perizia che riesce a modellare nel biancore, e nella luce, queste forme corporee eleganti e dinamiche; oppure il sapore tutto terreno della creta, dove percepisci il calore delle dita che l’hanno plasmata, il linguaggio di Miço Mone compone una storia come un’avventura di vita.

La scultura che accoglie il pubblico nel salone d’ingresso, rappresenta una madre che difende strenuamente i propri figli e riassume il tema stesso della mostra, “Terra Madre”. Nel racconto di Miço Mone la madre è donna ma è anche terra natia, quell’Albania in cui è cresciuto circondato da una natura rigogliosa e baciata dal mare, che è stato costretto ad abbandonare a causa di una situazione economica drammatica, giungendo in Italia nel 1998. In una delle magnifiche sale di Villa Venier, l’artista si descrive e parla di sé; nell’altra si dedica invece alla figura femminile ed infine, nella cappella, sviluppa il tema del viaggio/naufragio con la scultura intitolata “NO”, una statua che rappresenta il tragico naufragio della motovedetta albanese KATER I-A451 nel quale morirono 120 persone, tra le quali i genitori del soggetto scolpito, che urla alla tragedia. Attorno a lui, le sculture di Penelope che pensa al marito Ulisse e delle sirene che ammaliano i navigatori.

«Siamo orgogliosi della pluralità di visioni, artistiche e di vita, che si stanno alternando nelle preziose sale di Villa Venier – dichiara l’Assessora alla Cultura Eleonora Principe – contribuendo a creare una narrazione corale del fermento culturale del nostro tempo e a stimolare la riflessione dei nostri concittadini, in una sede storica di grande pregio e già riconosciuta come centro culturale di Sommacampagna, in cui avrà luogo anche la rassegna estiva “Palco Venier”».

La mostra “Terra Madre” sarà inaugurata venerdì 13 maggio alle ore 18 dal prof. Francesco Butturini. L’apertura al pubblico, gratuita, è prevista fino al 5 giugno ogni martedì, mercoledì e giovedì dalle 15 alle 20 e ogni venerdì, sabato e domenica dalle 10 alle 12 e dalle 15 alle 20.

Per maggiori informazioni è possibile rivolgersi all’Ufficio Cultura Comune di Sommacampagna: 045 8971356-7 / ufficio.cultura@comune.sommacampagna.vr.it

L’artista Miço Monedopo aver conosciuto la critica dell’arte Maria Teresa Prestigiacomo ha esposto ad una mostra personale a Bruxelles a gennaio 2016, a Parigi e nello Stato del Vaticano nel 2017, nella Galleria Medina di Roma nel 2018 e a settembre 2020 nella mostra personale a Verona “Nudo D’anima”, curata da Elena Cardinale e con critica di Vera Meneguzzo.