Una stagione iniziata male e finita peggio. In mezzo inutili tentativi di raddrizzare la barca. Così, dopo due anni il Villafranca abbandona il campionato di serie D di calcio e torna in Eccellenza. A decretarlo la doppia sfida con la Caratese, ma in effetti il Villafranca ha iniziato a retrocedere già la scorsa estate. Una carrettata di giocatori nuovi che poi si sono persi per strada. Basta guardare chi ha giocato l’ultima gara e chi era in rosa a luglio. Un rapporto difficile con lo staff tecnico, culminato con un inutile perché tardivo esonero a tre giornate dalla fine. Il rapporto teso con mister Facci ha fatto sì che lo spogliatoio fosse tutt’altro che unito e tranquillo, al punto che ogni tanto c’era chi lasciava la borsa e se ne andava. Se a questo si aggiungono arbitraggi scandalosi sin dal primo turno e una buona dose di sfortuna, è facile capire perché il Villa è retrocesso.
«La causa principale? La mancanza di risorse – si difende il dg Mauro Cannoletta -. Ho portato a Villafranca quello che si poteva con i soldi che avevamo. Il tecnico? L’avrei cambiato a dicembre ma non potevo pagarne un altro fino a maggio. Sturba è venuto gratis. E poi la squadra non ci ha mai creduto. Avesse giocato sempre con la grinta dell’ultima gara non saremo retrocessi».
Ora si tenterà la strada del ripescaggio? «Non credo proprio – risponde Cannoletta -. Per quello che dà la città di Villafranca, al calcio l’Eccellenza basta e avanza. Sia il Comune che le forse economiche non hanno mostrato alcun interesse».