Procedono a pieno ritmo i lavori di restauro alla Casa del Trattato. Questa mattina è stato effettuato un sopralluogo con l’assessore Luca Zamperini e gli architetti Antonio Benedetti e Marco Zandonà. Ed è stato al tempo stesso emozionante e gratificante vedere come dai lavori al palazzo stiano emergendo piacevoli sorprese: sotto gli intonaci pian piano affiora un mondo colorato di affreschi che nemmeno si pensava esistessero, coperti nel corso degli anni per limitare le tasse (le case affrescate pagavano di più) o da interventi non proprio ottimali di sistemazione. I tecnici hanno illustrato gli interventi in corso che riguardano tutto il piano Primo e Secondo e parte del piano Terra. E’ già stato predisposto il vano per l’ ascensore interno e una nuova area servizi. Sono in corso interventi di rinforzo strutturale dei solai e miglioramento antisismico della struttura. In programma impiantistica per il trattamento aria (riscaldamento e raffrescamento), illuminotecnica, allarme antincendio, antifurto, diffusione sonora. “Sarà importante la valorizzazione dell’edificio – spiegano -. Sono previsti la messa in luce dei dipinti a soffitto e parietali (specie al piano primo, quello della Sala del Trattato), il restauro integrale degli affreschi, dei serramenti interni ed esterni e dei pavimenti, nuovi lampadari in cristallo in stile per il piano primo, rimessa in luce e recupero dei decori e dell’insieme nell’aspetto ottocentesco, acquisto e installazione di arredi e attrezzature per le mostre e per le visite del pubblico”.
A lavori ultimati il piano Terra manterrà la destinazione attuale a Museo del Risorgimento e per mostre temporanee. Il piano Primo servirà per mostre di alta caratura e come sale di rappresentanza mentre il Secondo avrà due stanze destinate ad uffici, due per l’esposizione dei reperti storici cittadini, altre per custodire gli archivi-lasciti Bottagisio. Inoltre, in abbinata alla vicina Biblioteca, alcune sale saranno adibite alla catalogazione, archivio, ricerca e consultazione relativamente agli studi sul territorio (tesi di laurea, lavori di restauro o archeologico, pubblicazioni e libri).
«Il recupero del Palazzo del Trattato era tra gli obiettivi principali dell’Amministrazione – spiega l’assessore Zamperini – . Per questo è stato fatto un enorme sforzo sia sul piano tecnico da parte degli uffici comunali, che mi sento di ringraziare, sia sul piano economico trattandosi di un investimento importante in un periodo molto difficile. C’è un impegno di spesa di 1.800.000 euro, con contributi di Fondazione Cariverona (600.000) e Regione (100.000 da confermare)». Il cantiere resterà aperto per 407 giorni. A luglio 2013, dunque, il palazzo sarà restituito alla cittadinanza. E’ il terzo intervento da dieci anni a questa parte. Prima fu sistemato il pianterreno e il tetto. Nel 2009, in occasione della Pace di Villafranca, toccò alla scala e alle stanze della firma del trattato.