Villafranca ha perso uno dei suoi cittadini più illustri. Stamattina un attacco cardiaco ha infatti stroncato Luciano Nicolis, il re della carta e fondatore dell’omonimo Museo, vero gioiello a livello internazionale. ll Museo è stato il suo sogno nel cassetto che è riuscito a realizzare. Una passerella di antichità che iniziò a prendere corpo sin da quando, ragazzino, raccoglieva carta da riciclare girando in bicicletta i paesi vicino a casa e trovando così auto, moto e altro di cui la gente non sapeva più che farsene mentre nella sua mente già brillava l’idea di recuperarne l’antico splendore e poterli poi mettere in mostra. Il “Museo dell’Auto, della Tecnica e della Meccanica”, realizzato nel 2000, presenta al visitatore gli oggetti, introvabili e preziosi, che l’interesse per la meccanica aveva portato Luciano a cercare in tutto il mondo: automobili, motociclette, biciclette ma anche strumenti musicali, macchine fotografiche e per scrivere, opere dell’ingegno. Al suo fianco la famiglia, a cominciare dalla figlia Silvia Nicolis (nella foto col papà al ritiro a dicembre del premio Aiv a Valeggio), che è diventata direttore del Museo. Per dire la passione con cui aveva dato vita alla sua creatura, quando poteva faceva lui stesso da guida ai visitatori accogliendoli con un eloquente “io sono quel matto che ha fatto tutto questo”. Si fermava volentieri a raccontare origini, storia e curiosità di ogni singolo pezzo della collezione. “Noi non siamo i proprietari di tutto questo, ne siamo i custodi per il futuro…” amava dire. Luciano Nicolis ha lasciato a Villafranca un patrimonio di cultura di cui potranno beneficiare le generazioni future. La camera ardente sarà allestita al museo Nicolis domani. A Silvia e ai famigliari di Luciano le condoglianze di Target