Nel Def elaborato dal governo la spesa sanitaria per l’anno in corso sale a 138.776 milioni (+5,8%). La pressione è di un’ulteriore crescita annua del 2% tra il 2025 e 2027. Diminuisce invece il rapporto con il Pil, che se nel 2024 è del 6,4%, per il 2025 e il 2026 scende al 6,3% e per il 2027 al 6,2%. Ad incidere sull’aumento della spesa 2024 anche il rinnovo dei contratti dei dirigenti e del personale del Ssn.
Aumentata del 7,1% la spesa per i farmaci, che concorre all’aumento del 2,9% dei consumi intermedi per un totale di 45.639 milioni. 44.582 milioni vanno alle prestazioni sociali (+5,2%).
Anche il Documento di economia e finanza 2024 concorre a chiarire sulla che è la linea del governo per quel che riguarda la spesa per la sanità. Come più volte illustrato da L’Adige, l’aumento in termini assoluti, il famoso “record” che viene portato come elemento di prova dell’impegno dell’esecutivo a difesa del sistema sanitario nazionale, non significa che ci siano più risorse per la salute degli italiani.
Il Def parla chiaro
Basti pensare ai milioni spesi per gli ucraini che sono arrivati dopo lo scoppio della guerra e a tutti gli altri stranieri che vengono assistiti gratuitamente dal Ssn in nome del sacrosanto principio universalista.
Il vero parametro acquisito in tutto il mondo per giudicare la congruità della spesa sanitaria è il rapporto con il Pil. E quello che esce dal Def è preoccupante perché segna una diminuzione costante nei prossimi 3 anni, dato che si passa dal 6,4% di quest’anno al 6,2% del 2027. Un rapporto inferiore a quella tedesca (10,9%), a quella francese (10,3%) e anche a quella spagnola (7,3%), tanto per fare un confronto con i paesi europei più simili all’Italia come struttura sociale e demografica.
Quindi anche alla luce del Def si deve dedurre che il governo, a fronte delle note e drammatiche difficoltà del sistema sanitario pubblico, non ha nessuna intenzione di intervenire con quella robusta iniezioni di risorse per portarlo al livello degli altri paesi europei e preservarlo dall’inevitabile collasso.
Ormai è acclarato che il sistema non riesce più a erogare l’assistenza sanitaria a tutti. Dichiarare con un documento ufficiale come il Def che non c’è alcuna intenzione di aumentare la spesa, significa che si vuole lasciare tutto come sta. Sarebbe interessante sapere se i 2 milioni di italiani che hanno rinunciato a curarsi perché non hanno i soldi per farlo privatamente sono d’accordo.