Elena Donazzan, assessore regionale al lavoro, alla formazione e all’istruzione e candidata alle europee per Fratelli d’Italia ha lanciato l’idea di ripristinare la leva obbligatoria.
Donazzan. La leva utile
Stamattina a Vicenza, è intervenuta al Teatro Olimpico nell’ambito degli incontri con le delegazioni delle sezioni estere dell’Associazione Nazionale Alpini e con i membri dell’International Federation Mountain Soldiers, che si svolgono durante l’Adunata nazionale delle Penne Nere ed ha detto che “il servizio di leva obbligatorio per i giovani va reintrodotto per educare ai doveri e non solo ai diritti. In uno scenario in cui ci sono situazioni di fragilità e di rischio per la Nazione, è fondamentale educare i nostri giovani al servizio per la Patria. Solo così possiamo creare quel senso di appartenenza che fa stare in piedi un popolo nei momenti di maggiore difficoltà”.
“La Nato – ha continuato- da tempo chiede che l ‘Italia si doti di una riserva oltre ai militari in servizio e dobbiamo fare autocritica: fu profondamente sbagliato sospendere la leva obbligatoria, soprattutto alla luce di ciò che sta accadendo in Europa e nel Mediterraneo. Non dobbiamo essere sprovveduti e abbiamo la necessità di pensare ad un servizio che formi i nostri giovani innanzitutto ad una mentalità, quella che si basa su principi chiari: non si deve dare nulla per scontato, nemmeno la pace, né i valori della tolleranza con i quali noi, europei, siamo stati cresciuti. Sono valori che dobbiamo difendere ed essere in grado di difendere”.
Elena Donazzan non è sola a pensare di reintrodurre la leva obbligatoria che era stata abolita nel 2004. Già Matteo Salvini aveva lanciato questa idea un paio d’anni fa e, sempre in occasione dell’Adunata degli Alpini del 2022 Ignazio La Russa, intervenendo come presidente del Senato, aveva proposto un servizio militare breve per tutti i giovani.