Sono giorni di fuoco per i cittadini di Villafranca. E non certo per la temperatura. Siamo stufi di ricevere telefonate e segnalazioni di gente imbestialita. Agli uffici postali anche ieri è stata un’interminabile giornata di disagi, proteste, ritardi a causa del malfunzionamento del nuovo server centrale, installato nella notte tra il 31 maggio ed il 1 giugno, che ha mandato in tilt il servizio informatico. Code di ore, gente che si è dovuta recare più volte negli uffici postali, trovando anche l’amara sorpresa che poi all’improvviso uno ha chiuso i battenti in anticipo. Piovono le segnalazioni che in municipio per fare la carta d’identità elettronica occorrono settimane, se non mesi. Non funziona mai qualcosa e non si può fare. Domenica si è allagato di nuovo il paese nelle aree critiche. E via con la solita cantilena sentita da anni: faremo le pompe (che però stavolta finalmente sembrano diventare realtà dopo l’ultima disavventura), la vasche di raccolta dell’acqua (tanto speta) ecc. ecc.. Alla Biblioteca il problema sembrava risolto, e invece avanti ancora con l’acqua che dal retro è finita nello scantinato. In via Messedaglia c’è anche una casa occupata abusivamente dai soliti noti e i vicini si trovano a dover fare i conti con ogni sorta di fastidio. Infine il disservizio provocato dalla mancata consegna delle lettere informative per la raccolta dei rifiuti. Dopo le rimostranze dell’assessore Adami ieri si sono visti molti uomini in consegna. Meno male che questa volta il Comune aveva investito su Target e la gente era a conoscenza della data della consegna del materiale avendolo letto sul giornale. Chissà che non insegni qualcosa.