L’Hellas ha regalato alla Lazio una partita che era stata equilibrata e che avrebbe potuto pareggiare tranquillamente se non avesse fatto il solito errore al centrocampo, quando al 73° minuto Suslov, appena entrato in sostituzione, non avesse cincischiato stupidamente con la palla, facendosela sottrarre da Luis Alberto. A segnare Zaccagni, che l’ha ricevuta sulla sinistra ed ha insaccato, confermando ancora una volta la legge dell’ex.
All’ultimo minuto di recupero Henry, entrato poco prima, si è divorato il gol del mareggio. A dire il vero di ex non c’era solo lui all’Olimpico. C’era Casale, difensore, e soprattutto c’era Tudor, l’allenatore bravissimo che a Verona era addirittura stato capace di fare meglio anche di Juric.
Ancora una volta l’Hellas perde per un episodio
La gara è stata decisa da un episodio. Per il resto era trascorsa in perfetto equilibrio, con dei momenti nei quali il Verona aveva addirittura dominato, messo bene in campo, ordinato, fisicamente dotato, e con quella determinazione che sempre serve a compensare le inferiorità tecniche. Ma Baroni l’aveva studiata bene. Ognuno aveva recitato bene la sua parte. Unico neo un Folorunsho sulla mediana che é apparso in difficoltà e ha combinato poco. Qualche errore di troppo anche per Kabal, che essendo stato ammonito, dovrà saltale la partita con la Fiorentina.
Tutti gli altri hanno svolto a dovere il loro compito e c’è anche stata qualche occasione da gol, come quando al 35° Swiderski, dopo che il portiere laziale era uscito a vuoto, ha tirato fuori di poco a porta vuota.
Le condizioni per tornare a casa con almeno un punto c’erano tutte. E anche il morale era buono dopo la vittoria della settimana scorsa con l’Udinese. Non la sfortuna , ma uno dei soliti errori ha prodotto una. Sconfitta che poteva essere evitata. La classifica rimane sostanzialmente inalterata con 31 punti, a 3 dalla zona retrocessione.