Dalla Germania alla scoperta del Veneto. E tra le città visitate c’è stata anche Villafranca. Una delegazione di imprenditori di tre land tedesche, specializzati in produzioni biologiche, con l’assistenza della signora Sonia, che da anni fa la guida turistica, ha così fatto la conoscenza di Villafranca nelle sue forme storico-artistiche, con la visita ai monumenti più importanti, ma anche sotto il profilo dei prodotti tipici e delle attività produttive e commerciali locali. In questo modo hanno visto la vicino la produzione di formaggi al caseificio San Girolamo di Rosegaferro e anche fatto shopping in alcuni negozi del centro storico.
Alla fine del tour hanno ricevuto, nella cornice storica del caffè Fantoni, il saluto dell’assessore alla cultura Maria Cordioli che ha parlato loro in perfetto tedesco, donato alcune pubblicazioni su Villafranca e fatto assaggiare sfogliatine e Acqua di Fiume.
«E’ stata una buona occasione per far conoscere la nostra città a questi turisti particolari – spiega Maria Cordioli -. Del resto ogni opportunità va sfruttata. Non è solo una questione di immagine, perché più gente viene a Villafranca e più cresce anche l’indotto economico sotto forma di soggiorno e acquisti».
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E coi ragazzi francesi 10 anni di scambi culturali
Un gruppo di ragazzi francesi di 2ª e 3ª media del college Les Sables Blancs hanno fatto parte per alcuni giorni della comunità villafranchese restituendo la visita che i coetanei della scuola di Dossobuono avevano effettuato in ottobre. «E’ uno scambio culturale che va avanti da dieci anni – spiega l’insegnante Marta Gaiani che ha fatto da guida al gruppo -. Sono stati ospitati n famiglie di Dossobuono, Alpo e Rizza. Hanno visitato Villafranca e partecipato anche a laboratori organizzati nella scuola». I ragazzi sono stati ricevuti dal sindaco Faccioli in sala consiliare.
«Si sono divertiti e sicuramente anche questi piccoli turisti quando torneranno a Concarneau, in Bretagna, parleranno bene di Villafranca – commenta l’assessore Maria Cordioli -. Ed anche per i nostri ragazzi è un motivo di crescita culturale e umana».