(di Stefano Tenedini) Bilancio di fine mandato. È stato un quinquennio di sfide ma anche di successi, un periodo caratterizzato da un contesto economico e sociale in continua evoluzione, con la pandemia da Covid-19 che ha avuto un impatto dirompente sul sistema produttivo globale. Si sono poi aggiunte le tensioni geopolitiche, con l’aumento dei costi dell’energia e delle materie prime, che hanno reso il quadro ancora più complesso e incerto. “Di fronte a queste sfide la Camera di Commercio di Verona ha adottato un approccio proattivo e resiliente, con l’obiettivo di supportare le imprese del territorio e accompagnarle nel processo di ripresa e di crescita”.
Uno dei periodi più difficili per Verona: e il bilancio diventa un album
Sono parole del presidente dell’ente camerale Giuseppe Riello, che ha scelto la vigilia di Pasqua per presentare il bilancio del mandato quinquennale della presidenza, della giunta e del consiglio, che era iniziato in un 2019 relativamente tranquillo e si è concluso due giorni fa, il 28 marzo. Riello ha riassunto in un documento ricco di dati e di avvenimenti, un album dei ricordi che sottolinea e aiuta ad archiviare uno dei periodi più complicati e a tratti dolorosi della storia moderna, sia per l’economia che per la comunità veronese. A questo link il documento della Camera di commercio, da sfogliare e per valutare che la resilienza non cade dal cielo ma va costruita.
“Le principali azioni intraprese nel corso del mandato possono essere così riassunte”, dice Riello elencando le più significative. “Sostegno alle imprese durante la pandemia con il progetto RiVer, Riparti Verona. Promozione del territorio e dell’export, partecipando a network internazionali, organizzando eventi e incontri B2B e realizzando campagne di marketing territoriale.. Inoltre sviluppo dell’economia locale attraverso il sostegno alle filiere produttive strategiche, l’innovazione e la creazione di nuove imprese con una particolare attenzione al sostegno e sviluppo degli asset infrastrutturali di cui la Camera di commercio è socia. Abbiamo investito negli aumenti di capitale di Veronafiere e Aeroporto Valerio Catullo e seguito con attenzione la gestione della Fondazione Arena di Verona, che tanto porta alla filiera turistica in termini di indotto”.
Il presidente uscente richiama poi le iniziative nell’area della formazione e del capitale umano: l’ente di Corsi Porta Nuova ha offerto un’ampia gamma di corsi di formazione per le imprese e i lavoratori, con l’obiettivo di innalzare le competenze e favorire l’occupazione. E per la transizione tecnologica la Camera di Commercio ha investito nella digitalizzazione dei propri servizi, al fine di renderli più accessibili e fruibili per le imprese.
“Il bilancio di mandato 2019-2024 rappresenta un punto di partenza per il futuro della Camera di Commercio di Verona. In un contesto in continua evoluzione, l’ente continuerà a svolgere un ruolo di primaria importanza per supportare le imprese del territorio e accompagnarle nel percorso di crescita e di sviluppo”, ha concluso Riello, che ha infine ringraziato tutti coloro che hanno contribuito al raggiungimento di questi risultati nel corso del mandato 2019-2024: “il consiglio camerale, la giunta, il personale dipendente, le associazioni di categoria, le imprese e i cittadini”.
Per il rinnovo dei vertici della Camera di commercio si apre ora un periodo di interregno, proprio perché non c’è più un consiglio in carica. Infatti bisogna aspettare le indicazioni della Regione, che deve convocare un nuovo consiglio composto da componenti che saranno presentati dalle diverse associazioni di categoria veronesi, dall’industria al commercio, dall’agricoltura ai consumatori, dai professionisti ai servizi e così via.
Sarà la Regione a convocare i consiglieri indicati dalle categorie economiche
La Regione, una volta raccolti i nomi dei consiglieri (in tempi che ora non è possibile valutare), procederà alla convocazione. Alla prima riunione sarà il consigliere anziano al aprire la seduta. A quel punto inizieranno le trattative tra le categorie più rappresentative per definire il nome del presidente, sempre che il confronto non ci sia già stato in precedenza e la soluzione quindi sia solo da formalizzare.
L’ultima volta era stato il presidente di Confcommercio Paolo Arena a proporre Riello per la carica di presidente, riconfermato dopo un primo mandato dal 2014 al 2019 (a questo link il comunicato di cionque anni fa). Non essendoci un limite formale ai mandati di presidenza, se le condizioni rimanessero uguali (e se lo desiderasse) Riello potrebbe essere nuovamente eletto. A meno che nel frattempo non si materializzino accordi tra le categorie per scenari diversi, ma anche per una “rotazione” tra associazioni che avvierebbe una ridistribuzione tra cariche ed enti, come già periodicamente accaduto in passato.