Il Progetto Teatro della scuola secondaria di primo grado “Cesare Battisti” dell’Istituto Comprensivo 04 di Verona festeggia i suoi primi 10 anni di attività tornando sul palco del teatro Camploy con il suo gruppo “In quattro e quattr’otto” per due serate consecutive, i prossimi 6 e 7 maggio alle 20:30.
Per l’occasione, i ben 33 attori che calcheranno la scena saranno accompagnati dai 17 musicisti dell’Orchestra Battisti, frutto dell’indirizzo SMIM (Scuola Media Indirizzo Musicale).
Si tratta di un’esperienza insolita, nata letteralmente tra i banchi di scuola tra una chiacchiera e l’altra tra docenti e alunni appassionati di recitazione, canto e ballo, mossi dall’idea di stare assieme e divertirsi, impegnandosi il pomeriggio in una “materia” molto diversa dal solito. Quando è nato, un decennio fa, il primo spettacolo è stato organizzato in pochissimo tempo, in… “quattro e quattr’otto”, da cui il nome del gruppo stesso: da allora, con la sola ma prolungata pausa causata dalle restrizioni per il Covid, questo progetto unico e originale ha visto coinvolti, nei vari spettacoli, anche più di 60 alunni ogni anno.
Animatrici del progetto tre docenti grazie alla cui volontà, competenze ed entusiasmo nasce ogni anno un’iniziativa diversa, ma sempre caratterizzata da un aspetto “artigianale”, in cui cura del dettaglio, attenzione alle caratteristiche dei singoli partecipanti e progetto educativo vengono integrati come in un laboratorio di alta sartoria: si tratta delle professoresse Monica Di Guida, che cura l’aspetto scenografico-coreografico e la regia, Francesca Di Monte, che si occupa della dizione e della scrittura creativa, e Cristina Lorenzetti che interviene a sostegno dell’aspetto musicale e di regia e che, come pedagogista e counsellor, ascolta e aiuta ragazze e ragazzi nelle loro dinamiche relazionali e di gruppo.
“Il nostro teatro è, si può dire, artigianale, davvero fatto in casa, come ci piace descriverlo, perché volutamente non sono mai stati coinvolti registi esterni – spiegano Di Guida, Di Monte e Lorenzetti -. Siamo attente sia all’aspetto della recitazione, e il prodotto finale dimostra la qualità dell’impegno, sia alla centralità dell’alunno in una fase di crescita estremamente delicata. Se messi nelle giuste condizioni, ragazze e ragazzi sono ricchi di risorse ed entusiasmi che riescono a trasmettere anche agli adulti”.
Quello proposto da “In quattro e quattr’otto” è un teatro divertente ed inclusivo, dove ognuno trova il proprio spazio e può manifestare sentimenti ed emozioni mettendosi in gioco personalmente, imparando ad accettare la fatica e i propri limiti per rafforzare così l’autostima, trovare amici e – perché no – stare lontano qualche ora dal cellulare: “Anche il copione viene fatto in casa, dalle docenti con l’aiuto degli alunni e delle alunne, e questo è un elemento che contraddistingue il Progetto, perché permette anche agli alunni con disabilità, con difficoltà di apprendimento, o con disturbo dell’iperattività di poter partecipare attivamente diventando protagonisti sul palco – aggiungono le docenti -.
Uno tra i risultati più preziosi è che in molti casi notiamo successivamente effetti positivi anche in ambito strettamente scolastico. Il successo del Progetto sta nel fatto che viene dato valore a ciascun alunno: tutti sono importanti perché è dall’insieme di ogni parte che si crea il tutto; alla fine, non ci sono attori più bravi di altri, tutti vincono raggiungendo i migliori risultati per sé stessi e per il gruppo”.
In quattro e quattr’otto, al Camploy coi “7 enigmi della natura”
Quest’anno il teatro Camploy vedrà il Gruppo presentare lo spettacolo “I sette enigmi della natura”, un viaggio tra sorprese e misteri da risolvere, fatto di emozioni e divertimento tra recitazione, musica, e balli, reso ancora più prezioso dal lavoro di un gruppo di mamme che, con l’occasione, hanno regalato il loro tempo libero per rispolverare le loro doti di stiliste, sarte, costumiste e truccatrici: “Il nostro sincero grazie va a loro e a tutti i papà che si sono resi disponibili per rendere questo evento importante – concludono le docenti – così come al Comitato Genitori che ha collaborato alla riuscita del progetto Teatro Battisti, a Luca Lovato per il suo contributo come tecnico audio, al nostro dirigente scolastico professor Mancuso. Questo decimo anniversario vorremmo dedicarlo alla professoressa Cristiana Latini, che purtroppo non è più tra noi, ma che per anni ha contribuito alla realizzazione di numerosi spettacoli e a raggiungere questo risultato”.