Su questo modello di intervento sociale, che fa perno sull’esperienza quotidiana dei membri di una comunità per promuovere e sviluppare servizi di sostegno alle componenti più deboli, l’Amministrazione Comunale ha avviato una proficua collaborazione con i Centri Giovanili di don Antonio Mazzi, fondatore di Exodus.
“Intendiamo investire nella partecipazione attiva dei giovani – spiega l’assessore al sociale e alle politiche giovanili Nicolò Vaiente – per migliorare il benessere di tutti i cittadini attraverso queste nuove metodologie“. Partendo da un’attenta valutazione dei bisogni, i progetti intendono mettere in rete tutte le risorse economiche, di tempo, di cura, di competenza delle famiglie e dei singoli per produrre beni e servizi. Da cui possono arrivare nuove forme di fiducia, di reciprocità, di responsabilità condivisa.
“Ri-Generazioni” (questo il nome dell’iniziativa) avrà una durata di circa sei mesi e vedrà l’impegno di un esperto ‘facilitatore di comunità’ e di alcuni giovani del territorio, che analizzeranno la realtà sociale di Povegliano Veronese per individuare le criticità a livello sociale e formulare con gli uffici comunali competenti le proposte per una risposta adeguata ai bisogni. A tale scopo sarà costituito un gruppo di giovani con età compresa tra i 18 ed i 25 anni, retribuiti con la formula di prestazione di lavoro occasionali, che condurrà video-interviste a tutte quelle persone di Povegliano che fanno qualcosa per gli altri: presidenti di associazioni, amministratori pubblici, professionisti, commercianti, parroci etc.
“L’attività permetterà di conoscere i bisogni della comunità, sviluppare la rete sociale per future collaborazioni, informare i cittadini sulle offerte e le opportunità del territorio – specifica ancora Vaiente – creeremo una piccola start-up locale in ambito comunicativo dedicata agli enti del terzo settore, che spesso non hanno strumenti di comunicazione adeguati“. Le idee iniziali sono quelle di realizzare iniziative come lo Sportello digitale per aiutare i residenti a fornirsi di SPID, scrivere documenti, scaricare allegati, risolvere problemi informatici per smartphone e PC e, infine, attivare altri giovani in base ai bisogni e alle iniziative che emergeranno. I Centri Giovanili don Mazzi sono per questo alla ricerca di due giovani, residenti a Povegliano, interessati ad essere formati per svolgere le attività del progetto.
“Sono molto orgogliosa – dichiara la sindaca Tedeschi – di questo progetto così innovativo per Povegliano ma già diffuso a livello nazionale. L’obiettivo della nostra Amministrazione, infatti, è quello di favorire al massimo lo sviluppo del benessere delle persone e con il “welfare di comunità” sarà valorizzata la loro capacità di prendersi cura di se stessi e degli altri per dar vita a una comunità che collabora per migliorare la qualità della vita dei cittadini e delle famiglie“.