Sempre più intensa l’opera di contrasto della Guardia di Finanza di Verona a tutela della Spesa Pubblica. Le Fiamme Gialle di Villafranca nelle ultime due settimane hanno portato alla luce due episodi di truffa ai danni della Regione Veneto. Un’azienda di Vigasio operante nel settore della carpenteria metallica, nonostante l’ottenimento dello stato di crisi aziendale e della cassa integrazione, ha continuato a svolgere, a porte chiuse e per oltre un anno, la propria attività lavorativa. I finanzieri hanno accertato la presenza di due dipendenti “in nero” e hanno smascherato l’espediente dell’amministratore: E.S. trentacinquenne, comunicava mensilmente all’Inps le ore di mancata attività dei lavoratori, l’Inps inviava le richieste alla Regione Veneto la quale erogava 900 euro al mese di denaro pubblico per ciascun dipendente che, pur risultando in cassa integrazione, si recava “regolarmente” al lavoro. Al termine delle indagini la Guardia di Finanza ha segnalato alla Procura della Repubblica di Verona 3 dipendenti e l’amministratore della società per il reato di truffa aggravata per il conseguimento di erogazioni pubbliche. L’altro episodio vede come protagonista un dipendente di un ristorante di Villafranca che continuava a percepire la retribuzione mensile dall’ente previdenziale nonostante risultasse in malattia dallo scorso aprile. Oltretutto il ventottenne F. R., evidentemente sano, aveva avviato la gestione di un bar. Anche in questo caso la persona è stata segnalata alla Procura della Repubblica per il reato di truffa aggravata. “In un momento di crisi economica come quello che stiamo vivendo – sottolinea il Comando della Gdf – il controllo della Spesa Pubblica da parte del Corpo rappresenta uno strumento fondamentale per il risanamento dei conti pubblici e per il conseguimento di una maggiore giustizia sociale a tutela dei cittadini onesti che hanno effettivamente diritto ai benefici previsti dalla normativa vigente”.