Dell’ospedale si è parlato anche in consiglio comunale. Lucio Cordioli (Pdl): «E’ uno dei pochi cantieri nel Veneto e sono convinto che diventerà uno dei pochi poli ospedalieri del Veronese. Però il cammino comincia ora. E qui sarebbe importante evitare divisioni. Ci sono i trasferimenti dei reparti da Isola a Villafranca. Invito a convocare la Commissione e la minoranza a ritirare le dimissioni. Possiamo avere una struttura d’eccellenza. Durante i lavori dovremo essere tutti uniti verso la Regione con cui se necessario battere i pugni».
Luciano Zanolli (Cittadini per Zanolli): «E’ quello che diciamo noi da anni. Se c’è un programma serio di lavoro ritiriamo le dimissioni. Perché se non si comincia a parlare di quello che verrà inserito nell’ospedale ci troveremo a lavori conclusi, ammesso che procedano davvero secondo i tempi, con un bel contenitore ma senza i servizi che servono alla popolazione». Nicola Terilli (Udc): «Aspettiamo che si definisca il piano socio sanitario e ridisegnati i territori dell’Ulss. Le prospettive future sembrano rosee. L’ospedale non ci fa guadagnare voti. La gente se lo aspetta che ognuno si occupi di queste problematiche. Ha stufato questa corsa a prendersi i meriti. Vuole sapere quando si aprirà. Serve confronto continuo su questa vicenda». Paolo Cerioni, presidente della Commissione ospedale, spiega l’iter che sarà seguito: «Molti erano dubbiosi ma io ci ho sempre creduto. Ora finalmente ci siamo. Prima si libererà l’area e poi via allo scavo. La partenza dei lavori dell’ospedale è una vittoria di Villafranca, dei cittadini che da dieci anni aspettano un ospedale come si deve. Ora è il momento decisivo per il bene del Magalini perché più servizi otterremo e meglio sarà per la comunità. Non credo, infatti, che a lavori ultimati Bussolengo possa reggere il confronto con Villafranca e questo dovrebbe far sì che proprio qui sorga uno dei poli sanitari veronesi».