E’ stato un addio in silenzio, così come aveva operato durante tutta la sua vita. L’ultimo viaggio di Attilio Bignami è passato quasi inosservato. Per tutto il bene che ha fatto alla comunità avrebbe dovuto esserci la chiesa della Madonna del Popolo stracolma. Tutt’altro. A dimostrazione che la gente sono tutti amici, ti vogliono bene, ma solo quando li aiuti. Poi non si ricordano nemmeno che esisti. Davanti alla chiesa è stato distribuito un piccolo ricordo di Attilio che ben ne inquadra la persona: “E’ stato è continuerà ad essere per tutti noi un uomo che non ha mai aspettato che altri risolvessero i problemi ed i bisogni delle persone che gli veniva dato di incontrare. Con il poco che aveva ha messo in gioco innanzitutto se stesso costruendo negli anni un’opera di accoglienza per persone con disagio psichico ora consolidata, la casa famiglia Anna e Attilio Bignami fondata nel 1998. Sembrava impossibile all’inizio andare avanti in una avventura più grande delle nostre forze. Ma un cuore grande ed indomito fino alla consumazione di sè, perché fondato sulla roccia di Cristo sempre presente nelle sue giornate come forza e vitalità, è un cuore che smuove altri cuori come quello degli amici, di tutti gli amministratori ed operatori che si sono sentiti provocati da Attilio. Grazie Attilio, hai tracciato la strada attraverso la quale i miracoli possono ancora succedere”.