La stagione del Mozzecane Calcio si è conclusa con la retrocessione in Promozione. Un percorso partito in salita sin da inizio campionato, con il girone d’andata chiuso al penultimo posto con 9 punti (13 partite: 2 vittorie, 3 pareggi e 8 sconfitte). La pausa invernale più lunga del solito non è servita per invertire la rotta e, dopo il pareggio a reti inviolate al rientro, la società ha deciso di esonerare mister Maddaloni e affidare la panchina al bresciano Preti. La musica però non è cambiata e il penultimo posto con 17 punti (4 vittorie, 5 pareggi e 17 sconfitte) dopo 26 giornate ha voluto dire retrocessione nel campionato di Promozione. Il presidente Riccardo Montefameglio, in carica da cinque anni, riavvolge il nastro e anticipa i piani della prossima stagione.
Presidente, la stagione si è conclusa da poco e come non ci si aspettava. Che stagione è stata?
Siamo dispiaciuti e delusi. Abbiamo profuso ogni goccia di energia ma la stagione è stata sicuramente fallimentare dal punto di vista della gestione tecnica perché siamo retrocessi sia con la Prima Squadra e sia con la Juniores. Riguardo la Prima Squadra c’è il rammarico per l’epilogo che è stato veramente molto triste. Nell’ultima partita ci hanno rubato la vittoria con due reti annullate in una maniera mai vista. Io a questi livelli penso sempre in buona fede ma è stato veramente triste subire i torti che abbiamo subito noi in occasione dell’ultima gara casalinga che vincendola, ci avrebbe consentito di andare ai play-out. È stata proprio la ciliegina sulla torta da un punto di vista di negatività. Sicuramente avremo preferito giocarcela ai play-out perché credo che al di là delle nostre difficoltà eravamo ai livelli delle ultime cinque-sei squadre del girone.
Con questa retrocessione si chiude un ciclo?
Abbiamo fatto un percorso di cinque anni in cui siamo cresciuti tantissimo. A parte la Seconda Categoria non siamo mai risultati vincitori sul campo e per questo ogni anno abbiamo dovuto creare un’ossatura, senza dare continuità. Quest’anno probabilmente l’abbiamo pagato perché il campionato di Eccellenza non ti perdona. Ci può stare ma ci dispiace perché siamo una società che mette tanta passione e impegno e un risultato negativo dispiace sempre.
La ripartenza porta con sé delle novità?
Ripartiamo anche se la ferita è ancora calda e brucia. L’obiettivo è dare continuità al nostro percorso con le consuete ambizioni ma ponderate. Il primo obiettivo è ripartire con un nuovo ciclo sia da un punto di vista tecnico e sia di gruppo e costruire qualcosa che si consolidi negli anni perché è proprio quello che ci è mancato. Per quanto riguarda l’assetto societario il direttore sportivo Pasotto ha dato le dimissioni e si è accasato all’Alpo Club. Ripartiremo per l’area tecnica con una nuova triade: mi affiancheranno con il ruolo di vicepresidente Massimo “Max” Viviani che avrà responsabilità e pieni poteri per la Prima Squadra mentre per l’area tecnica da un punto di vista del mercato abbiamo raggiunto l’accordo con Andrea Mileto che era già con noi come giocatore l’anno scorso e ha fatto l’allenatore da noi in Seconda Categoria e sarà il responsabile dell’area tecnica. Avevamo intrapreso delle trattative con Luca Falavigna, ex direttore sportivo del Vigasio, ma abbiamo fatto una scelta di continuità visto che erano figure già presenti in società: Max come tifoso speciale e Mileto come tesserato. Da questa settimana partiremo con il mercato.
Per la panchina cosa bolle in pentola?
Ci stiamo pensando. Prima volevamo definire la struttura societaria e ora ci mettiamo al lavoro. Abbiamo una pista che riguarda il mantovano, una che riguarda il veronese e una “x”. Dobbiamo fare delle valutazioni e in settimana cercheremo di sciogliere le riserve.