Le polemiche del Centrodestra sull’ospedale hanno rappresentato un perfetto assist per il Centrosinistra. Ed ecco infatti i consiglieri di opposizione Paolo Martari, Graziano Tovo, Alessandrino Dal Maso, Luciano Zanolli e Renzo Piazzi firmare un durissimo comunicato: “La maggioranza di centrodestra in questi anni ci ha abituato a diverse commedie, ma ora sta raggiungendo il massimo. Perfino Paolo Cerioni, presidente della commissione consiliare per l’ospedale, ha constatato che sono passati “nove anni di nulla”, ratificando il fallimento della politica sanitaria regionale! Mentre a Venezia si approva il nuovo Piano Socio Sanitario, il presidente della provincia Miozzi (compagno di scuderia di Supermario) che è anche primo cittadino di Isola della Scala sfrutta la doppia carica per radunare tutti i sindaci della vasta area a Sud di Verona per fare pressione sulla Regione affinchè tenga conto delle esigenze sanitarie di questo grande territorio. A fronte della presenza di 28 sindaci, Villafranca ed il suo primo cittadino cosa fanno? Si ritirano in disparte trincerandosi dietro il presunto diritto ad avere un ospedale con i reparti stabiliti da una delibera vecchia di 10 anni (la famosa “3223” del 2002), che sta per essere superata dalla nuova programmazione regionale. La tanto declamata filiera politica Regione-Provincia-Comune non ha dato i frutti sperati e oggi dimostra nei fatti di non esistere più. E’ veramente ridicolo che coloro che sinora promettevano che restando buoni ed agendo con amicizie e contatti personali si sarebbe assicurato il bene di Villafranca, oggi insorgano e facciano la voce grossa per rivendicare qualcosa che sta sfuggendo di mano.
E in questa confusione di ruoli, che è figlia di un misero scontro di potere tra correnti e di una totale mancanza di programma desta impressione il comportamento del consigliere Bendinelli (portato in palmo di mano dai pretoriani del PdL nelle ultime regionali, con grandi manifesti a difesa del Magalini, ed ora anche coordinatore cittadino PdL) si sia fatto latore in prima persona delle istanze della bassa veronese senza spendere una parola per Villafranca. Emerge con chiarezza l’isolamento politico del nostro comune e la debolezza strategica del sindaco Faccioli, che ancora una volta preferisce giocare una sterile battaglia “uno contro tutti” anziché fare squadra con gli altri comuni. E’ ora di finirla con questo modo di fare politica che produce danni e prende in giro la gente! Lo stesso sindaco, con un’incredibile faccia tosta, sostiene che si sarebbe aspettato che il dibattito si svolgesse in Conferenza dei Sindaci, dimenticandosi però che, nell’unica occasione in cui questo argomento era all’ordine del giorno (2 mesi fa), egli era l’unico Sindaco assente. La Regione sta ciurlando nel manico. Non ha idea di come riempire il nuovo edificio del Magalini. Per questo proprio ora che la Regione sta definendo le linee guida sanitarie lo sforzo da fare sarebbe quello da noi già indicato da tempo: elencare concretamente i servizi e le funzioni che vogliamo presenti nel Magalini e proporle unitariamente assieme a tutti i comuni del sud ovest veronese prima che vengano fatte le scelte definitive. Un’operazione nella quale avrebbe dovuto impegnarsi la Commissione Ospedale, riunita una sola volta per grazia ricevuta, ma non più convocata. Come consiglieri di minoranza prendiamo atto dell’ennesimo gesto di arroganza di Supermario e della sua maggioranza e amaramente affermiamo che non sarà più possibile per noi assicurare la collaborazione finora offerta perché troppi sono stati gli errori compiuti sul tema dell’Ospedale e della Commissione ad esso preposta. Non ci presteremo più ad alcuna strumentalizzazione e non ci vengano più a dire che “l’ospedale è un argomento di tutti”. Se lo credessero davvero, avrebbero agito diversamente, manifestando un rispetto vero verso tutte le forze politiche e facendo lavorare una commissione ammuffita che poteva invece approfondire una riflessione utile a consigliare meglio l’azione del comune. Infine, non sfugge a nessuno che la maggioranza perde i pezzi. E’ fratturata in mille rivoli (da ultimo è arrivata la costituzione del gruppo consiliare dei popolari-liberali), piena di beghe interne e di leader in cerca d’autore. Nemmeno dopo 24 ore dalla conferenza stampa di presentazione della lettera (comunque tardiva) in difesa del Magalini, la Lega si è (incredibilmente) dissociata ed ha attaccato le altre forze del centrodestra, dimenticando però che l’Assessorato Regionale alla Sanità è sempre stato da loro gestito e che il vero protagonista della Sanità veneta è ancora adesso il Sindaco di Verona Flavio Tosi”.