Continuiamo a proporre correttamente ai lettori (anche se qualcuno ci ha definito di parte, strano di solito eravamo dall’altra, ndr, o male informati) quanto accade sulla vicenda del progetto Parco del Tione Cittadella dello Sport che ieri sera ha visto la maggioranza gettare la maschera e mostrare la frattura in due blocchi. Il sindaco Mario Faccioli, che ieri sera non era sceso sul campo della polemica, ha chiarito la sua posizione in una conferenza stampa. “Non c’è stata una sfiducia nei miei confronti. Si è invece negata alla comunità la possibilità di investimenti importanti che non costavano nulla. Si è buttato nel cesso un’opportunità unica. Si poteva dare una risposta finalmente ad esigenze che la comunità ha da decenni, Si è dmostrato che è solo una questione elettorale. Era un atto semplice. Mi chiedevano costo zero, io ho agito nell’ interesse della comunità. Potevo non portarlo, è vero, ma ho voluto mettere davanti all’opinione pubblica come si comporta una classe dirigente che per attaccare il sindaco cassa un atto che va a beneficio della comunità. Li ho stanati sulle bugie. Se fossi andato a firmare, mi avrebbero comunque trovato che la carta costava e non andava bene. Ho chiesto mandato perché dal giorno dopo della firma mettiamo in gioco Regione, privato, società sportiva, casse del Comune. Il che è complicatissimo. Non se ne rende conto nessuno. Tutti quelli che hanno parlato ieri sera non sanno nemmeno da che parte cominciare. Il privato non si imbarcherebbe in un’avventura con gente che non si rende conto. Non si fiderebbe. Anche a sua tutela volevo il mandato pieno. Vi assicuro che gli oneri indiretti sono a vantaggio del Comune. Ma loro non lo sanno. Erano dei paletti che nella mente avevano già tre anni fa. Mi dicono che le priorità sono altre. Ma si risponde a un’esigenza di palestre che era nel programma e senza spendere nulla. Nessuno ha risposto. E’ la storia di 5 anni. Nessuno è andato a vedersi l’atto. Poi è normale che ci sia sfiducia nella politica. Ora cosa si fa? Non posso forzare la situazione. Parlerò con Regione e Chievo. Non vado a firmare se il mio consiglio comunale ha detto no. Domani voglio vedere come fanno a fare un interesse pubblico a costa zero senza questa operazione. Quei quattro che hanno applaudito non si sono resi conto del danno fatto alla comunità. Siamo andati al vedo, non voglio far parte di questa classe dirigente. Sfido chi è in grado di mettere in piedi un’operazione così a costo zero. Già la cosa non era andata a buon fine quindici anni fa. Abbiamo avuto la fortuna di trovare un interlocutore come Campedelli che, vuoi per quanto fatto dal padre, vuoi per l’azienda, è molto legato a Villafranca. Lui fa del bene in continuazione per la ocmunità ma in silenzio. Noin lo va a sbandierare. E anche stavolta ci metteva molto del suo. Il Comitato? Ma non è nemmeno iscritto. La Zecchinato guardi come Avsa il suo parco di via Magenta che riceve soldi pubblici per la gestione e lo tiene chiuso e con l’erba alta. E’ così che intenderebbe il parco del Tione?”.