Continua l’iter procedurale per dare il via alla realizzazione del Parco del Tione che ospiterà il centro sportivo del Chievo, due palestre e un percorso ciclopedonale di 2,5 km, un’area fabbricabile concessa ai proprietari in cambio dei terreni ceduti al Comune e ben 90 mila mq di parco urbano. La regione ha già approvato il nuovo progetto presentato dal Comune di Villafranca e anche confermato il finanziamento di 900 mila euro. Ora si aspetta l’approvazione della variante urbanistica per poi andare in consiglio comunale per il definitivo via libera. Ma Il Comitato Parco Urbano del Tione continua nella sua richiesta che tutta l’area venga destinata a parco urbano, che il progetto del Calcio Chievo venga spostato in altre aree e che il parco debba essere realizzato con nuovi criteri che prendano ad esempio quanto è già presente nell’area di fronte all’ingresso delle piscine o dalle aree di via Comotto e di via Alessandri di Dossobuono. Non c’è bisogno di realizzare giardini complessi ma ampi spazi aperti con qualche zona fiorita e con zone alberate per poter disporre anche di ombra. Nel contempo si possono diminuire sensibilmente le spese di manutenzione coinvolgendo le associazioni di volontariato che hanno già dato disponibilità. “In relazione alla costruzione di due palestre molto utili per la comunità – sottolinea la portavoce del Comitato Parco del Tione M. Luisa Zecchinato -riteniamo che lo spazio ideale sia quello dell’area circostante la pensilina dell’ex-mercato delle pesche al posto delle quattro palazzine residenziali che l’amministrazione ha previsto nel nuovo piano. Infatti, per le aree da acquistare, che verranno poi date in concessione trentennale alla società sportiva Chievo Verona, il Comune ha previsto una permuta con un concessione edilizia residenziale. L’area in oggetto si trova sotto il corridoio aereo dove in passato sono sempre state negate le autorizzazioni per l’edilizia residenziale nonché scolastica.
In merito ai mq a verde esprimiamo qualche perplessità su quanto spazio rimarrà tale, dopo i vari interventi, le palazzine, le palestre e i parcheggi. Ricordiamo che le normative vigenti prevedono 9 mq di verde attrezzato per abitante – verde generalmente condominiale o di quartiere, e 15 mq di verde pubblico, il cosiddetto Parco Urbano”.