Fare pulizia sul territorio e ridare una possibilità di lavoro e riscatto personale a chi ha alle spalle una vita complessa o una situazione familiare complicata ma ha la convinzione giusta per riemergere. Da alcune settimane 15 persone di Villafranca, d’età compresa tra i 22 e i 55 anni, sono impegnate nel progetto ecologico-sociale promosso dal Comune, in collaborazione con «Gli amici di Andrea» di Verona, una cooperativa sociale nata 20 anni fa da una costola dell’associazione Agaras, legata alla comunità di San Patrignano, che da tempo si occupa di inserimenti lavorativi e di presa in carico di persone con problematiche sociali. Grazie a un fondo di 40mila euro stanziato dal Consorzio di Bacino Verona 2, 15 persone con situazioni di disagio alle spalle e senza lavoro, effettueranno fino ad aprile, per tre ore al giorno dal lunedì al venerdì, alcune manutenzioni straordinarie in città e nel capoluogo. «Si tratta di lavoratori che sono stati segnalati dai servizi sociali, che conoscono e seguono da tempo la loro situazione – spiega il sindaco Mario Faccioli – . Non sono persone venute solo a chiedere u sostegno, ma che hanno voglia di rimettersi in gioco per riacquistare la loro dignità e farsi carico del sostentamento della famiglia». Sono retribuiti attraverso la cooperativa, della quale sono diventati soci, guadagnando circa 400 euro al mese, seguiti e coordinati da Stefano Zambon, factotum della Cooperativa. «E’ difficile per tutti trovare lavoro, figurarsi per cittadini già in difficoltà – spiega Bruna Cappelletti, presidente della cooperativa -. Le aziende difficilmente investono su di loro. Questo progetto offre loro l’occasione di mostrare che sono ancora attivi e possono contribuire col loro lavoro al bene del paese». Soddisfatto il vicesindaco Alessio Adami: «Abbiamo creato questa occasione di lavoro che ci permette di raggiungere l’obiettivo di dare un’immagine migliore al territorio e di fare anche un’opera sociale. Stanno togliendo erbacce, pulendo marciapiedi ed aree che Amia non può raggiungere coi mezzi grandi, la zona industriale, e comunque aree dove cittadini incivili abbandonano rifiuti».