Il MEF ha pubblicato il reddito Irpef degli Italiani 2023 riclassificato per Comune di residenza e questo permette di fare una classifica dei Comuni più ricchi (almeno, i loro abitanti) tenendo sempre ben presente che le statistiche sono una media e come diceva Trilussa qualcuno mangia troppo e qualcuno niente. Il dato medio, comunque, è davvero basso e la dice lunga sul crollo del ceto medio in questo Paese.
Ma siccome una classifica il governo l’ha fatta, vediamo come si sono mossi i principali Comuni del Veronese: la tabella qui sopra li riporta dal più povero al più ricco. Con 14.725€ Velo Veronese è il Comune dal reddito medio più basso mentre Peschiera del Garda è quello più ricco (capoluogo a parte) con ben 25.102€ a testa. Verona è quella messa meglio: la sua denuncia media è di 25.339€ ed è il 395.mo Comune in Italia.
Questo dato non rende Verona però la numero uno né del Veneto né della regione del Garda. Le città capoluogo limitrofe stanno tutte meglio con la sola eccezione di Rovigo e Belluno. Ci mancano 10mila€ per arrivare al livello di Milano – denuncia media superiore ai 35mila€ – e siamo lontanissimi da Portofino che coi suoi 90.610€ è il comune più ricco d’Italia (questo dato, in verità, stupisce poco sin dai tempi di Fred Buscaglione e Johnny Dorelli…).
Dalla fotografia diffusa dal dipartimento delle Finanze, emerge che l’Irpef dichiarata dagli italiani nel 2023 ha garantito allo Stato entrate per 174,2 miliardi di euro, con un aumento dell’1,9% rispetto all’anno precedente. Ogni contribuente ha pagato in media 5.380 euro di Irpef, dichiarata da quasi 32,4 milioni di soggetti (circa il 77% del totale dei contribuenti). Per circa 9,7 milioni di soggetti l’imposta netta è risultata pari a zero.
Il 20% dei contribuenti- quelli con redditi superiori a 35mila€ – paga il 63% delle tasse; l’80% invece contribuisce col 37% dell’imposta netta totale. Conviene di più insomma non crescere di reddito nominale perchè così non si pagano i servizi pubblici come sanità, scuola, sicurezza ecc e questo la dice lunga su un sistema fiscale che non incentiva il singolo a guadagnare di più, non crea gettito e non copre i costi dello Stato.