Per quasi dieci anni è stata una festa di paese, ora la grande esperienza del «Memorial Andrea Ghisi» si chiude con un ultimo gesto di cuore: la donazione di 4.800 euro all’Airc, la fondazione italiana che da mezzo secolo si occupa di ricerca sul cancro.
Il 2 luglio del 2008, il nogarolese Andrea Ghisi, venne a mancare a 26 anni per un incidente sul lavoro. L’anno successivo, il fratello Alessandro, la sorella Anna e i genitori Gino e Marisa, insieme agli amici più cari di Andrea, tra cui Diego Storari, per onorare la memoria del giovane, persona di cuore e generosa, inaugurarono il torneo di calcio «Memorial Andrea Ghisi», che coinvolgeva, tra giugno e luglio, le squadre di calcio anche delle generazioni più piccole. In campo agli impianti di Pradelle, per quasi dieci anni il trofeo ha calamitato sportivi e famiglie diventando una festa di paese che culminava nella cornice della sagra locale.
Il ricavato della rassegna andava sempre in beneficenza. «Ogni due o tre anni – spiega Alessandro Ghisi – finanziavamo l’acquisto di strumenti o servizi necessari alla nostra comunità. L’obiettivo era fare del bene in paese in nome di Andrea».
Dapprima sono stati acquistati dei defibrillatori per il Comune di Nogarole Rocca, poi è stato dato un sostegno economico alla Casa Famiglia locale. E ancora è stato acquistato un Fiat Doblò per la casa di riposo di Bagnolo, per il servizio di consegna dei pasti a domicilio agli anziani.
Poco prima del covid, le forze e i volontari per organizzare il torneo sono venute meno. Nel frattempo anche papà Gino è scomparso. Così l’associazione che si era costituita, «Amici di Andrea», ha deciso di sciogliersi. Ma non senza lasciare l’ultima preziosa traccia. «Nel conto corrente restavano 4.800 euro. In questi mesi, superata la pandemia, abbiamo tirato un po’ le somme – continua Ghisi – e abbiamo deciso di sciogliere l’associazione.
Restava questo denaro in attesa di diventare qualcosa di buono e così abbiamo chiuso in bellezza decidendo di donare l’intera somma in sostegno alla ricerca sulle malattie che portano purtroppo dolore nelle famiglie. Il torneo nacque per ricordare mio fratello, ma anche per fare del bene perché Andrea era buono e certamente di tutto questo sarebbe stato contento. Nel chiudere questa esperienza desideriamo ringraziare tutti gli Amici di Andrea che in questi anni hanno fatto parte dell’associazione e anche tutti coloro che ci hanno aiutato durante le serate del torneo, soprattutto Diego, amico fraterno di mio fratello».
La risposta di Airc non si è fatta attendere. Il presidente nazionale Andrea Sironi ha ringraziato la famiglia Ghisi e l’associazione Amici di Andrea: «Il vostro sostegno e la vicinanza alla nostra missione sono per noi segno della fiducia nelle attività di finanziamento alla migliore ricerca oncologica italiana che Airc conduce da più di 50 anni con estremo impegno».