A vigilare sulle reazioni avverse al vaccino (come a tutti i farmaci) c’è il Centro Regionale di Farmacovigilanza, che si occupa delle attività di sorveglianza dei medicinali e svolge attività di coordinamento nella raccolta, gestione e valutazione periodica delle schede di segnalazione di reazione avversa, a cui dal 1993 si affianca Canale Verde allo scopo di supportare gli operatori dei servizi vaccinali della regione nei casi di vaccinazioni a rischio di reazioni e di gestire il sistema di sorveglianza delle reazioni avverse segnalate alla Farmacovigilanza
A parlarne oggi è stata la dottoressa Francesca Russo (Direttore regionale della Prevenzione) che con dati scientifici ha fatto il quadro della situazione: «Le segnalazioni sono fondamentali. E abbiamo in programma una scheda di segnalazione più specifica per una valutazione da parte di esperti clinici. Le vaccinazioni vengono eseguite in contesti sicuri da personale addestrato ed è previsto un periodo di osservazione di almeno 15 minuti dopo la vaccinazione. Un altro aspetto di cui si tiene conto è che, in seguito all’iniezione, si possono verificare anche reazioni di tipo ansioso con fenomeni vaso-vagali che vanno dalla sensazione di stare per svenire fino allo svenimento vero e proprio, per cui il personale presta attenzione a evitare traumatismi da caduta.
In ogni azienda è possibile fare la dose in un ambiente protetto, dove poter intervenire in caso di una reazione allergica. Tutto un sistema per garantire la vaccinazione nel modo migliore e in base alla situazione di ciascuno. A livello nazionale su 65.926.591 le segnalazioni sono state 84.322. Spicca il dato che all’inizio ci sono state tante segnalazioni. Ora invece, probabilmente per il fatto che la situazione psicologica è più tranquilla, le segnalazioni sono in diminuzione. Le reazioni avverse più frequentemente osservate durante la campagna vaccinale in corso sono quelle non gravi (87,1%, 111 su 100.000 dosi) come le reazioni locali nel sito di iniezione (p. es. dolore, gonfiore, arrossamento), la febbre, la stanchezza, il mal di testa, i dolori muscolari o articolari. Si tratta di reazioni di entità lieve o moderata che, seppur fastidiose, si risolvono in poche ore o pochi giorni, spesso senza nemmeno ricorrere a trattamenti sintomatici
Quelle gravi sono al 12,8%, 16 eventi ogni 100.000 dosi, come Chi ha dovuto fare una visita specialistica o recarsi all’ospedale. Poi sulla segnalazione viene fatta la valutazione sullo stato di base del soggetto, se la reazione è effettivamente riportata a livello internazionale, la contemporanea situazione di salute della persona e se sta assumendo altri farmaci. Il 58% si sono risolte subito, le altre hanno bisogno di più tempo. In Veneto abbiamo proprio per questo fatto da tempo un grande lavoro sulle vaccinazioni pediatriche, anche con sorveglianza attiva e diretta nelle famiglie. Ora vogliamo portare lo steso modello di sorveglianza attiva anche per il vaccino anti Covid. In Veneto su circa 6 milioni, circa 15 mila le segnalazioni. Di queste 1200 come gravi (Nella maggior parte dei casi febbre alta, ma anche perdita di coscienza, dissenteria, casi di trombosi (180) e poche reazioni di tipo allergico (orticaria), nessuna reazione anafilattica. Attenzione che parliamo solo di correlazione temporale e non causale la cui verifica procede. Vengono prese in considerazione anche segnalazioni dopo settimane. Per quanto riguarda i decessi, che purtroppo possono esserci come è sempre stato per il vaccino antinfluenzale, non ne è segnalato sino ad oggi alcun caso con correlazione causale. In conclusione direi che noi diamo il consenso per andare dal vaccino ma invece quando il virus viene da noi non ha bisogno di alcun consenso e provoca danni a volte letali».
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