All’interno della comunità di Valeggio ci sono delle importanti realtà impegnate in tante attività volte a far conoscere la storia e le tradizioni del paese. Per le vie di Valeggio da qualche anno davanti ai monumenti principali sono stati piazzati degli espositori, a cura dall’associazione Percorsi nel progetto “7su7″, che illustrano i tre possibili itinerari di chi visita Valeggio: medievale, architettonico e sacro. Da fine giugno 2022 quattro nuovi Totem, voluti dall’Amministrazione Comunale Assessorato Cultura e curati dallo storico valeggiano Cesareb Farinelli, svelano la storia dell’ospedale, del quale ricorrono i 100 anni nella sede in Via Roma, dove attualmente si trova la casa di riposo.
“L’Ospedale di Valeggio sul Mincio ha origini antiche: già dal Cinquecento una prima, rudimentale, forma di assistenza sanitaria veniva prestata ai bisognosi nell’Ospitale dei Santi Giovanni e Rocco, presso la chiesa, ora scomparsa, di San Rocco. Nel corso del XVIII secolo una più ampia struttura fu aperta in una corte di Via Castello. Nella seconda metà del XIX secolo, in età post unitaria, la facoltosa famiglia Fava donava alla comunità la sua abitazione con parco situata in Via Roma. (…)”.
Il Vicesindaco e Assessore alla Cultura Marco Dal Forno ha affermato che “ci sembra doveroso celebrare il nostro ospedale, anche ricordando tutti coloro che ci hanno lavorato e che continuano a lavorarci, contribuendo a trasformarlo in un presidio di cura importante non solo per Valeggio, ma per l’intero territorio. Tra l’ospedale e la comunità valeggiana c’è un forte legame: è parte della sua storia e della sua identità”.
“La presenza dell’ospedale rappresenta un valore aggiunto per Valeggio – ha precisato il Sindaco Alessandro Gardoni –. Esso è stato ed è un punto di riferimento per il nostro territorio e per i paesi limitrofi: sede della Medicina di Gruppo Integrata e dell’ospedale di Comunità, esso ha svolto un ruolo di prim’ordine in occasione della vaccinazione anti Covid-19, sia pediatrica che degli adulti. Auspichiamo in un sempre maggiore potenziamento della struttura, nell’ottica del miglioramento della qualità dell’assistenza ai pazienti”.