Villafranca ha dato l’ultimo saluto a Paolo Cerioni, morto prematuramente nei giorni scorsi da un attacco cardiaco. Sull’altare del Duomo, i gonfaloni del Comune e della Regione, enti nei quali ha ricoperto incarichi amministrativi con al centro delle attenzioni un ospedale Magalini non solo degno di Villafranca ma di un bacino di cento mila abitanti, dell’Aeronautica Militare, col Terzo Stormo che gli ha tributato un picchetto d’onore, e dell’Ordine dei medici.
Ad accompagnarlo nell’ultimo viaggio, tra gli altri, tanti amministratori, con in testa il sindaco Roberto Dall’Oca, il generale Corsini dell’Aeronautica col comandante Luongo, il consigliere regionale Tomas Piccinini col direttore generale Luciano Flor, il direttore generale dell’Ulss 9 Pietro Girardi con il direttore sanitario Denis Signorelli e l’ex segretario comunale Beppe Giuliano.
Ma anche tanta gente comune, nonostante le problematiche legate al Covid abbiano ovviamente tenuto lontano dal Duomo molte persone. Del resto, Cerioni era amato e stimato da tutti, perché quando si hanno modi comportamentali improntati alla serenità, all’educazione e all’utilità sociale, ci si differenzia per forza e di molto dalla solita politica fatta in gran parte di personaggi che guardano al proprio interesse e solo a star ben seduti su una ‘‘carega’’ quando si riesce a conquistarla. Un esempio per tutti. Ciao Paolo.