Con l’inserimento del Veneto in zona gialla non cambia granché ma, visto che il contagio corre, come ha detto il Governatore Zaia non bisogna certo pensare che si tratta di un via libera a tutti. «Il semaforo giallo fa in fretta a diventare rosso quindi massima attenzione e impegno totale a rispettare tutte le norme di sicurezza». Appello lanciato anche dal sindaco Roberto Dall’Oca: «Adesso serve ancora più responsabilità e impegno per non incorrere in eventuali ulteriori restrizioni. Mascherina, distanze, igienizzazione, movimenti e incontri limitati all’essenziale sono fondamentali per l’interesse e la salute di tutti».
Se la pandemia resterà sotto controllo ne beneficerà anche l’ospedale Magalini che come centro Covid sta aumentando i ricoveri. «Attualmente sono un’ottantina i pazienti, con 15 in terapia intensiva e 15 in sub intensiva – spiega il direttore generale dell’Ulss 9 Pietro Girardi -. La pressione cresce ma l’obiettivo è tenere aperti il più possibile i servizi come il centro nascite, la radiologia e le analisi».
L’ennesimo DPCM di Conte colpisce anche i luoghi di cultura. Teatro e cinema restano chiusi e da domani, venerdì 6 novembre, vanno in vigore restrizioni anche per la Biblioteca comunale che effettuerà solo il servizio prestiti. «Eravamo stati tra le prime strutture a tornare, gradatamente, verso una certa normalità offrendo tutti i servizi all’utente in sicurezza – spiega l’assessore Claudia Barbera -. Ora si deve forzatamente tornare indietro con l’auspicio che si tratti di un periodo il più breve possibile. Ovviamente confidando che la situazione non peggiori perché allora le cose potrebbero cambiare».
Per accedere alla Biblioteca bisognerà rispettare le seguenti prescrizioni: accesso massimo consentito a 2 persone alla volta, rispetto del distanziamento, ingresso dalla porta principale e uscita dalla porta laterale, deposito libri in consegna a cura del lettore, in un contenitore posto all’ingresso.
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